La vista del cavallo

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Cosa sappiamo sulla vista del cavallo? L’animale è in grado di distinguere i colori, di vedere al buio? Ecco qualche informazione interessante che vi permetterà di saperne di più…

Il cavallo ha occhi più grandi di qualsiasi altro mammifero terrestre: parliamo di una grandezza di circa 6,5 per 5 cm. Nonostante ciò, la grandezza non è indispensabile per comprendere la qualità della vista dell’animale così come non è servito basarsi sull’anatomia dell’occhio, come alcuni studi hanno provato in passato. In seguito, test più specifici hanno dato maggior informazioni riguardo le modalità di vista dell’equino.

Vista notturna

Il cavallo ha un’ottima e ben sviluppata capacità visiva notturna: così come per i gatti o per i cani, anche gli occhi dei cavalli sono dotati di un tappeto lucido che riflette la luce sulla retina, cosa che consente di ottimizzare anche la più piccola fonte di luce, il che ha grandi vantaggi nello sfuggire agli attacchi dei predatori notturni. Riguardo quest’ultimo punto, anche la peculiarità del cavallo di individuare oggetti in movimento ai limiti del suo campo visivo, è molto importante: l’animale è in grado di percepire con rapidità qualsiasi cosa si muova alle sue spalle.

Ampiezza del campo visivo

Parlando invece di ampiezza del campo visivo, i cavalli non hanno eguali: sul piano orizzontale hanno un campo visivo ampio quasi 360 gradi. Vi è solo un unico punto cieco, che è situato sulla parte posteriore ed è grande pressappoco 5 gradi, cosa che non impedisce all’animale di avere un buonissimo controllo su tutto quello che accade intorno a lui. Tuttavia, bisogna precisare che il cavallo in realtà riesce a vedere contemporaneamente con tutti e due gli occhi solamente nella zona davanti al muso.

Quest’ultima cosa, porta a comprendere che l’equino non eccelle nel valutare le distanze, dal momento che la vista binoculare, ovvero quella che assicura l’ottimale percezione tridimensionale, è ristretta.

La distanza

Il cavallo è in certamente in grado di vedere molto più lontano rispetto all’uomo, ma di contro ha una vista peggiore per quanto concerne gli oggetti vicini. Di conseguenza, se si desidera che il cavallo osservi i dettagli di qualche oggetto, sarà opportuno farglielo guardare ad una sufficiente distanza dal muso.

La percezione dei colori

La percezione dei colori nel cavallo è alquanto ristretta: l’animale distingue i colori certo, ma lo fa in modo piuttosto limitato. In realtà, è la diversa luminosità con cui colori e superfici diverse riflettono la luce che è in grado di distinguere.

Oltre a questo, è anche certo che il cavallo sappia discriminare il blu ed il rosso. Per quanto riguarda gli altri colori, le informazioni raccolte sin ora sono ancora incerte e spesso contrastanti.

Per il cavaliere è importante essere a conoscenza di tutte queste informazioni: ad esempio, sapendo che il cavallo ha una buonissima sensibilità al movimento ai limiti del suo campo visivo, egli eviterà di comparirgli alle spalle all’improvviso, cosa che può indurre l’animale a spaventarsi e quindi ad imbizzarrirsi e tentare di scappare.

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