La Vulpes lagopus, anche chiamata Alopex lagopus, comunemente detta volpe artica, è un mammifero appartenete alla famiglia canidae che vive nella tundra priva di alberi che si estende attraverso le regioni artiche dell’Eurasia, il Nord America, la Groenlandia e l’Islanda.
Vivono per lo più nelle zone costiere della zona areale che popolano. Sono animali di media-piccola taglia che possono raggiungere, mediamente, i 55 centimetri di lunghezza per circa 4 chilogrammi di peso. Hanno un corpo robusto anche se sono più piccole rispetto alle altre specie appartenente al genere Vulpes. Questi carnivori posseggono piccole orecchie tondeggianti e il loro mantello ha la particolare caratteristica di cambiare colore a dispetto della stagione. Durante l’inverno la pelliccia è di colore bianco, è lunga è molto folta, mentre durante il resto dell’anno, e specificatamente durante la stagione calda, diviene più rada, corta e di colore marroncino. Nonostante questi animali abitino zone fredde il loro sottopelo è molto ridotto. Questi canidi durante l’inverno vanno in letargo e utilizzano le loro scorte di cibo per sopravvivere.
Le volpi artiche si spostano molto durante il loro periodo di attività e spesso formando piccoli gruppi che si spostano insieme per andare alla ricerca di cibo. I gruppi solitamente si compongono di un singolo maschio, di due femmine e dei cuccioli. Una delle due femmine può essere una delle figlie non in grado di accoppiarsi della coppia genitoria che si trattiene con la famiglia di origine per aiutare nell’allevamento degli altri cuccioli. Quando si allontanano dalla famiglia, le volpi artiche costruiscono delle tane a distanza di 1 chilometro e mezzo dal gruppo familiare. Una volpe artica costruisce la sua tana, generalmente, in un cumulo di terra non troppo alto, tra 1 e 4 metri, o tra le rocce nei pressi delle scogliere. Le tane hanno più ingressi, tra le quattro e le otto aperture, e si sviluppano in un sistema di gallerie che copre anche oltre i 30 metri quadrati. Le tane, spesso, vengono utilizzate e riutilizzate per secoli dalle generazioni di volpi che si susseguono.
La volpe artica è un predatore opportunista e mangia qualsiasi animale, vivo o morto, che gli capiti a tiro. Anche se preferisce cibarsi di piccoli mammiferi, mangia anche insetti, bacche, carogne e persino le feci di altri animali o di esseri umani. Generalmente, quando le possibilità sono buone, la dieta della volpe artica è composta da mammiferi marini, invertebrati, uccelli marini, pesci e foche. Per le popolazioni che vivono più internamente, e in particolare durante l’estate, la dieta consiste principalmente di lemmi. Durante i mesi estivi, quando il cibo è molto più facilmente disponibile, le volpi artiche raccolgono una quantità superflua di cibo e lo portano nelle loro tane dove viene immagazzinano sotto a delle pietre per essere utilizzato successivamente.
Le volpi artiche sono monogame e di solito scelgono un compagno per la vita. L’accoppiamento tra questi animali avviene da aprile a luglio e le nascite si concentrano tra aprile e giugno per la prima cucciolata, e tra luglio e agosto per la seconda cucciolata. Il periodo medio di gestazione è di circa 49-57 giorni. Il numero di cuccioli per parto varia a dispetto della disponibilità di cibo, soprattutto di lemmi. Solitamente, una cucciolata comprende tra 5 e 8 cuccioli, anche se possono arrivare a partorirne più di 20. I piccoli vengono svezzati tra le 2 e le 4 settimane di vita ed escono dalla tana.
Questi mammiferi raggiungono la maturità sessuale in appena dieci mesi e il maschio resta insieme alla femmina per contribuire all’allevamento dei piccoli. Le volpi artiche, si accoppiano una seconda volta a poche settimane dal primo parto e danno alla luce un secondo gruppo di cuccioli.
Questi animali vivono in medi circa 17 anni nel loro ambiente e, anche se spesso vengono cacciate dagli allevatori di pecore per i danni che apportano all’allevamento e per la loro pregiata pelliccia, non sono a rischio estinzione: il numero degli esemplari è stabile.