Le regioni anatomiche del cavallo

anatomia-cavalloPremesso che la descrizione seguente non rappresenta uno studio anatomico completo, ma solo un accenno, su quella che è l’anatomia di base. Per uno studio più approfondito ci si riporta a testi specifici di Medicina Veterinaria.

 

Il Cavallo (Equus caballus, Linneo 1758), appartiene alla famiglia degli Equidi e come tale si caratterizza dagli altri Perissodattili per il fatto che l’asse del piede passa attraverso il terzo dito. Sono Perissodattili anche i Rinocerontidi e i Tapiridi. Detta famiglia appartiene a tale ordine, per le profonde modificazioni che nel corso dell’evoluzione hanno subito i suoi arti, in particolare per quanto riguarda la mano e il piede.

Queste regioni, mantengono l’organizzazione ossea generale di tutti gli animali provvisti di quattro arti, ovvero i Tetrapodi, ma mostrano completamente sviluppato soltanto un dito (dito terzo o medio dei Pentadattili, animali che possiedono 5 dita) che termina con lo zoccolo, complessa scatola cornea che prende contatto con il suolo.

L’insieme delle modificazioni che hanno coinvolto la mano e il piede viene definito “solipedizzazione“, ed esprime il massimo adattamento alla corsa. Altro carattere particolare di questa specie riguarda la dentizione. I denti, infatti, mostrano sulla faccia di occlusione (cioè sulla faccia che trae rapporto con il dente contrapposto) un’invaginazione stretta assai profonda il cui aspetto si modifica con l’età. I canini, inoltre, normalmente mancano nella femmina, i primi premolari sono regrediti e gli altri denti hanno nell’adulto un’eruzione assai prolungata. Il cavallo maschio presenta quindi 6 incisivi superiori e 6 incisivi inferiori (Picozzi, Mediani e Cantoni), 3 premolari per lato superiori e 3 premolari per lato inferiori (2°, 3°, 4° premolare), 3 molari superiori per lato e 3 molari inferiori per lato. (1°, 2°, 3° molare), 2 canini (superiore e inferiore) per lato. (quindi nel maschio si contano 40 denti, e nella femmina 36, in quanto mancano i canini. Possono essere presenti i cosiddetti denti di lupo, ovvero il primo premolare non sviluppato che generalmente viene asportato chirurgicamente, al fine di evitare dolore e fastidio al cavallo con l’utilizza dell’imboccatura. Altro Equide domestico è l’Asino (Equus asinus, Linnaeus 1758) , che si differenzia dal Cavallo per caratteri specifici, quali la taglia generalmente più piccola, le orecchie più lunghe, la testa pesante, la criniera poco sviluppata e per il ciuffo di crini presenti nella sola parte terminale della coda. Le due specie possono accoppiarsi dando ibridi non fecondi. Il Mulo, derivato dall’incrocio dell’Asino con la Cavalla, e il Bardotto da quello dello Stallone con l’Asina. Nel Cavallo, anatomicamente si possono riconoscere circa 40 regioni anatomiche principali, la cui conoscenza topografica è basilare per lo studio dell’anatomia.

Il corpo comprende:

Il tronco, che contiene gli organi principali.  4 arti, due toracici o anteriori e due pelvici o posteriori. Il tronco inoltre è prolungato anteriormente, dal collo e dalla testa, posteriormente dalla coda.

La testa, è sospesa all’estremità del collo o in collatura, con il quale forma il bilanciere cervico-cefalico, e contiene la maggior parte degli organi di senso. Il tronco è costituito da due grandi cavità (torace e addome), separate dal muscolo diaframma. La cavità toracica contiene in particolare il cuore ed i polmoni. La cavità addominale, più vasta. accoglie i principali organi digerenti e uro-genitali e si prolunga caudalmente in quella che è la cavità pelvica accolta nel bacino. Possiamo quindi dire che il tronco è suddiviso in tre grandi cavità: il torace, l’addome ed il bacino, sormontate ed unite dal dorso che corrisponde alla colonna vertebrale e presenta quattro regioni: regione del garrese, dorso propriamente detto, regione lombare e groppa. La regione del garrese continua il margine dorsale del collo fra le due spalle: nella metà craniale è coperta dalla criniera. Più o meno pronunciata a seconda dei soggetti e delle razze, il suo punto più elevato (quarta vertebra toracica), corrisponde alla zona di misurazione dell’altezza del Cavallo.

Il garrese continua caudalmente con il dorso propriamente detto, più lungo e meno elevato, che si raccorda con la regione lombare e di lato con le regioni costali. La regione lombare o dei lombi si collega caudalmente con la groppa e sui lati con i fianchi. La regione della groppa dà impianto alla base della coda ed è costeggiata di lato dalla regione dell’anca. Quest’ultima è compresa tra la punta dell’anca che sovrasta il fianco e la punta della natica che appartiene già all’arto pelvico.

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