Lo gnu, conosciuto anche col nome scientifico di connochaetes taurinus, è un ungulato di grosse dimensioni che appartiene alla famiglia bovidae.
Lo gnu raggiunge i 2,5 m di lunghezza, per un peso di 270 kg e un’altezza al garrese di 1,4 m; il maschio è più grosso e più robusto della femmina. Sulla testa ha grandi corna inclinate in avanti che curvano verso l’altro e verso l’interno, in una forma caratteristica simile a una parentesi: nel maschio arrivano a misurare 90 cm, circa metà nella femmina.
Il manto è di colore marrone negli esemplari giovani, mentre in quelli adulti assume una tonalità grigio bluastra o grigio-marrone, i fianchi e il dorso sono appena più chiari; sul collo e sulla parte anteriore del corpo vi sono delle striature marrone scuro, il muso e la coda sono neri.
Gli gnu sono una delle maggiori prede dei grandi predatori della savana: parliamo in particolare di leoni, ghepardi, leopardi e iene; molto spesso, quando i branchi attraversano i corsi d’acqua, sono attaccati anche dai coccodrilli.
Diffusione e Habitat
Lo gnu è assai diffuso nelle regioni dell’Africa orientale e meridionale: si trova in Tanzania, Kenia, nello Zimbabwe. Come habitat predilige la savana, ambienti non troppo umidi o troppo aridi, e si raduna sempre in luoghi che non si trovino a più di 20 km dall’acqua.
Abitudini e Alimentazione
Lo gnu è un animale gregario: ama spostarsi in branchi che contano dai dieci alle migliaia di esemplari. Questi gruppi possono essere caratterizzati sia da un maschio dominante o costituiti da sole femmine e soli maschi; non è raro che lo gnu formi branchi con altre specie, come le zebre della prateria.
Si tratta di animali molto territoriali: marca il proprio territorio con feci, con secrezioni delle ghiandole preorbitali, ghiandole odorifere situate sugli zoccoli, o anche lasciando orme sul terreno. Lo gnu difende i propri spazi emettendo forti grugniti e agitando le corna, dando l’impressione al rivale di voler attaccare, ma raramente si giunge a uno scontro vero e proprio.
Può difendere il territorio anche esibendo una serie di posture e comportamenti che servono per avvertire gli altri maschi e indurli alla fuga. Si ciba principalmente dell’erba della savana.
Riproduzione
La stagione degli accoppiamenti va da marzo ad aprile, sul finire della stagione delle piogge: il maschio dovrà conquistare un proprio territorio, attirandovi la femmina e quindi riprodursi.
La gestazione dura 8-9 mesi, al termine della quale nasce un solo cucciolo. Questi è da subito in grado di reggersi sulle proprie zampe e persino di correre dopo poche ore dal parto: sin da piccolo, lo gnu impara a correre a gran velocità, essendo una delle prede preferite dei leoni e di molti altri predatori della savana; una volta adulto, infatti, è in grado di spostarsi a velocità che raggiungono gli 80 km/h in caso di fuga da un qualsiasi pericolo. Nei branchi più numerosi il piccolo ha più possibilità di sopravvivenza; resta con la madre per molto tempo e viene allattato anche per un anno intero.