Lo sparviero, conosciuto dagli esperti col nome di accipiter nisus, è un rapace diurno appartenente alla famiglia degli Accipitridae e all’ ordine dei Falconiformi.
Si tratta di un uccello dal volo rapido benché le sue ali siano corte e arrotondate; al contrario, sul terreno i suoi movimenti sono saltellanti e denotano un certo impaccio. Ha una lunga coda; il corpo è sottile, lungo più di 30 cm con un’apertura alare di 70 cm, ha la testa piccola e il becco ricurvo, inoltre possiede dita sottili e unghie forti. Vi è una differenza di dimensioni tra il maschio e la femmina: il corpo di quest’ultima è decisamente più lungo, così come maggiore è l’apertura alare.
Negli esemplari adulti il piumaggio è di color cenere nelle parti superiori, bianco con striature ruggine in quelle inferiori, mentre sulla coda vi sono alcune fasce nere ed un’estremità bianca; azzurro è il becco, mentre sia le zampe che gli occhi sono gialli. Gli sparvieri giovani sono per lo più grigi e bianchi.
Distribuzione ed Habitat
Il rapace è diffuso in quasi tutta l’Europa, ma lo si può trovare anche nell’Asia centrale, mentre durante le migrazioni invernali, l’uccello si sposta in India e nell’Africa settentrionale. Predilige regioni montuose e abita per lo più i boschi poco fitti.
Abitudini e Alimentazione
Lo sparviero è un rapace territoriale: si esibisce in voli in cui mostra le penne bianche del sottocoda, allontanando gli altri uccelli. Quando avvista una preda, nascosto tra gli alberi, spicca un volo basso facilitato dalle corte e arrotondate ali, così da non perderla mai di vista ed è in grado di cambiare improvvisamente la direzione del volo così da disorientare la vittima, afferrandola poi e portandola in una zona riparata, così da cibarsene: priva la preda delle penne e del pelo prima di divorarla col suo becco adunco.
Si nutre di piccoli o anche grandi uccelli e di mammiferi, e in mancanza di altro anche di roditori e di insetti. Il più delle volte, le prede catturate dagli esemplari di sesso femminile sono più grosse.
Corteggiamento e Riproduzione
Il periodo dell’accoppiamento ha inizio durante la stagione primaverile: il maschio si esibisce in voli in picchiata e in acrobazie, con acuti vocalizzi, al solo scopo di corteggiare la femmina. Il nido, in genere, viene fatto su grandi alberi ben nascosti: è costituito da ramoscelli secchi e dal le piume dello sparviero femmina. Dopo la covata, che di solito dura dai 33 ai 35 giorni e di cui si occupa solo la femmina, vengono deposte dalle 3 alle 5 uova, di media grandezza, punteggiate da macchie nere sul guscio. Entrambi si occupano di procacciare il cibo per i piccoli, ma è solo la femmina che da effettivamente da mangiare ai figli, constatazione a cui si è giunti dal momento che, se la madre cessa di vivere, i piccoli finiscono col morire di fame. Pur dopo aver lasciato il nido, i giovani sparvieri restano per molto tempo con gli adulti, raggiungendo la maturità a partire dall’età di uno o due anni.