Lo struzzo

struzzoLo struzzo, il cui nome scientifico è struthio camelus, appartiene alla famiglia Struthionidae; pur trattandosi di un volatile, l’animale non è in grado di volare.

Si tratta dell’uccello più grande che esista, le cui ali, non usate per volare, sono utilizzate per altri scopi: aprendole contemporaneamente col becco, lo struzzo riesce a regolare la propria temperatura corporea e se ne serve per farne sfoggio. Possiede occhi particolarmente grandi, protetti dalle ciglia folte che impediscono alla polvere di introdursi nelle cavità ovulari. Gli arti del volatile, molto muscolosi, gli permettono di raggiungere anche i 70 km/h e di difendersi tirando calci; sono privi di piume così da favorire la dispersione del calore durante la corsa. Le zampe sono fornite di solo due dita: quello più lungo mostra un’unghia piatta per correre più velocemente, mentre l’altro serve per mantenere l’equilibrio.

Lo struzzo presenta un dimorfismo sessuale: il piumaggio del maschio è bianco e nero, il collo è di colore rosato – azzurrognolo, mentre nelle femmine e negli esemplari giovani, le piume hanno tonalità bruno-grigio. Inoltre, il maschio è più grande della femmina.

Distribuzione e Habitat

Lo struzzo vive perlopiù in Africa (fino alla Tanzania), in Namibia, in Angola e nel Botswana; in Australia, invece, è stato introdotto dall’uomo. Come proprio habitat, ha scelto le savane africane, dalla vegetazione bassa e un clima semi-desertico. Tuttavia, dopo il periodo delle piogge, in cui la vegetazione cresce, l’uccello si sposta verso zone più aride. Preferisce vivere in zone in cui la vegetazione è scarsa, così da avere una buona visuale che possa permettergli di individuare i predatori.

Abitudini e Alimentazione

L’animale trascorre le proprie giornate ispezionando la savana in cerca di cibo, o si rilassa mentre pulisce le proprie penne dalla polvere: è un grande amante dell’acqua. Vive in branco, all’interno del quale vi è una solida gerarchia: vi sono un maschio e una femmina dominanti e altre femmine. Non è raro trovarli in compagnia di altri animali, quali zebre o antilopi.

Lo struzzo si ciba di erbe, di semi e fiori; mangia anche le piante grasse, così da dissetarsi contemporaneamente, anche se può sopravvivere per giorni senza acqua. Raramente si nutre di lucertole e insetti. Insieme al cibo, l’animale ingerisce anche piccoli sassolini o ghiaia, che servono per spezzettare gli alimenti ingeriti.

Riproduzione

Il maschio dominante del gruppo è solito accoppiarsi prima con la femmina dominante, poi con tutte le altre appartenenti al branco. Per corteggiarla, il maschio si avvicina alla femmina con il collo dritto, la coda vaporosa e le ali abbassate, per poi sdraiarsi a terra con le ali aperte e oscillare il collo avanti e indietro, muovendo le ali sempre più velocemente; quando la femmina è pronta, si allontana con lui.

E’ il maschio a scavare la buca dove saranno deposte le uova di tutte le femmine del gruppo, arrivando anche a un numero di 60 covate solo degli esemplari dominanti per 40 giorni. L’uovo ha una lunghezza media di circa 15 cm e una larghezza di circa 12, mentre il peso oscilla tra i 1,3 e i 1,9 kg. I piccoli iniziano a muoversi da subito alla ricerca di cibo.

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