Le tartarughe sono tra gli animali più conosciuti dalle persone, anche se in modo superficiale. Quando sentiamo la parola tartaruga pensiamo ad un animale buffo, lento e con un grande guscio ma non molti si curano di saperne di più.
Qui parleremo della loro origine. Si sa, infatti, che già milioni di anni fa, quando sulla terra c’erano i dinosauri, esistevano delle specie che usufruivano di una grande corazza sulle spalle con forme che ricordano molto le tartarughe moderne. La loro evoluzione presenta ancora dei buchi temporali ma sappiamo, come tutti i rettili, che si sono evoluti dagli anfibi. Hanno modificato la loro struttura per riuscire a vivere anche in assenza di acqua. In seguito, alcune di queste specie di animali corazzati hanno cominciato a differenziarsi per alcune caratteristiche fisiche che hanno portato anche alla nascita dei vari tipi di tartarughe terrestri che conosciamo oggi.
Le tartarughe sono capaci di adattarsi a qualunque ambiente tranne quello più estremamente freddo. Nonostante questa grande capacità di adattamento alcune specie stanno scomparendo. Le cause sono molteplici ma, quella principale, è sicuramente l’uomo come accade anche per molti altri animali. L’uomo distrugge i luoghi in cui vive e non ha nessun criterio nel catturare esemplari per poi rivenderli
Le tartarughe, come già detto, sono dei rettili e si possono classificare nell’ordine dei cheloni, ma ci sono due termini comuni con cui appelliamo questi animali corazzati appunto tartarughe o testuggini, a volte non capendone la differenza. In realtà non c’è, queste due parole hanno lo stesso significato ma preferibilmente chiamiamo Tartarughe quelle terrestri. Le tartarughe terrestri sono per la maggior parte della famiglia delle Testudinidae.