Selvatici o rinselvatichiti?

EquusNel 1879 un esploratore russo, il Capitano di cavalleria Nikolai Michailovic Przewalski, scoprì in Mongolia l’esistenza di cavallini bruni, alti 1,20-1,40 m., con una striscia scura sul dorso, la criniera ispida ed eretta e il muso come infarinato di bianco.

Erano gli ultimi cavalli selvaggi esistenti al mondo, e presero da lui il loro nome scientifico, Equus Przewalskii.

Ecceziolamente forti e resistenti alle intemperie del loro difficile habitat, non sono però riusciti a sopravvivere alle decimazioni operate dall’uomo, per cui i superstiti vivono ormai solo allevati in cattività.

In Europa esisteva un altro cavallino selvatico, molto simile al primo, il Tarpano. Estinto allo stato naturale è stato “ricostruito” dall’uomo per mezzo di selezioni e di incroci.

I famosi cavalli selvaggi americani, invece, sono soltanto i discendenti di cavalli domestici rinselvatichiti.

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