Dopo l’olfatto, anche l’udito dei cani non è un dettaglio trascurabile.
La sviluppata capacità acustica permette loro di percepire suoni di frequenza ben superiore a 20mila hertz, che è la massima frequenza udibile dall’uomo. Quegli ultrasuoni che per noi sono offlimits, per le loro orecchie sono tranquillamente raggiungibili, fino a una frequenza tra i 45mila e i 50mila hertz. Alcuni scienziati ipotizzano che i cani possano ascoltare frequenze anche maggiori di queste.
In sintesi, un cane è capace di distinguere a 20 metri di distanza un suono che per l’uomo è inudibile ad appena 5 metri di distanza. La cadenza del passo del proprio padrone o di una persona conosciuta, insieme al motore della sua automobili, sono facilmente riconoscibili: capita spesso che dopo aver parcheggiato l’auto in garage o in giardino, entrando in casa si trovi il proprio cane scodinzolante proprio dietro la porta.
Come per l’olfatto, capacità maggiori o minori dipendono dalla razza: in ogni caso, tutte sono provviste di grandi padiglioni auricolari mobili con, al loro interno, ben diciassette muscoli che consentono di orientare l’orecchio a seconda della posizione della fonte del rumore. Il cane può inoltre chiudere l’orecchio interno in modo da ascoltare esclusivamente il suono che ha attirato la sua attenzione, filtrandolo dal rumore generale.
Anche la sua vista possiede gli stessi “superpoteri” perché permette al cane di individuare piccoli animali che si spostano rapidamente sul terreno: una capacità che è dieci volte superiore a quella dell’uomo. La sua vista è comunque secondaria rispetto all’olfatto, soprattutto quando caccia: se le prede stanno ferme, risulta più facile annusarle. Il cane, tuttavia, riesce a distinguere solo determinati colori, in particolare il rosso, il blu e il viola nelle loro diverse tonalità. Al buio, una struttura nel suo occhio chiamata tapetum lucidum riflette la luce, così da permettergli di vedere meglio dell’uomo.
In base alla posizione occupata dagli occhi nel cranio, il campo visivo del cane è più o meno ampio: le razze brachicefale, con canna nasale corta, ossia muso schiacciato, come i Boxer o i Molossoidi in genere, presentano una zona di visione binoculare più estesa. In questo modo, valutano meglio le distanze, ma il loro campo visivo è sempre più ridotto rispetto alle razze dolicocefale, con canna nasale lunga, come ad esempio i Levrieri. Ci sono diverse specializzazioni: in questa razza di cani, la vista è più acuta dell’olfatto, mentre nei segugi come, ad esempio, il Bloodhound, l’olfatto non ha rivali.