La vaccinazione è la somministrazione, per via parentale, orale o mucosale, di una preparazione antigenica che provoca l’immunizzazione attiva di un soggetto sano in modo tale che questo sia protetto nei confronti di una malattia infettiva specifica.
I vaccini sono virus e batteri “indeboliti” in laboratorio che determinano comunque una reazione del sistema immunitario dell’animale, permettendogli di essere pronto ad affrontare in futuro un eventuale aggressione da parte dello stesso patogeno verso il quale è stato vaccinato. È una sorta di “trucco” che inganna l’organismo ospitante. La vaccinazione è quindi indispensabile per il cucciolo, indipendente dalla sua razza, dall’ambiente in cui vive e dall’età in cui viene adottato.
Perché la risposta di quest’ultimo sia efficace e vada a buon fine – rendendolo cioè immune – bisogna aspettare circa trenta giorni dall’iniezione.
Va ricordato comunque che la vaccinazione non protegge totalmente sul 100% della popolazione vaccinata. La sua efficacia varia dal 65% al 95% della popolazione – a seconda del tipo di malattia – e questo significa che in una popolazione di 100 individui non tutti sono protetti
Il richiamo vaccinale e la sua frequenza varia a seconda del tipo di vaccino utilizzato. Se questo è vivo e attenuato può mantenere vigile il sistema immunitario per molto tempo, se non addirittura per tutta la vita. Tuttavia, ormai i richiami sono consigliati comunque, anche in presenza di vaccini vivi che possono garantire una sicura validità fino a sette anni. Questo tipo di vaccino è ora quello più frequentemente utilizzato rispetto al vaccino spento. Questo, per via delle sue qualità intrinseche, non è potente quanto il vivo e , di conseguenza, farne uso presuppone il ricorso a richiami che possono essere anche a scadenza annuale.